La boutique del copy

by

Un Copy al Volo (uncopyalvolo.it) è la prima boutique online di copy, ovvero di testi e idee per il mondo pubblicitario. Nasce dalla mente ed esperienza di Paolo Mensitieri, il quale nome però non compare sul sito in questione.
Ragione per cui quando è apparsa la notizia che un copywriter anonimo vendeva i suoi servizi in Rete, usando un’interfaccia e-commerce per pagare i testi al volo e un tariffario limpido ed economico, la polemica non ha esitato a esplodere. Molti hanno sostenuto l’idea geniale e competitiva di proporsi in tempi di crisi; molti altri, invece, hanno criticato l’effetto ‘supermercato’, dove idee e testi si acquistano un tot al chilo, con l’aggiunta dell’anonimato e dell’assenza di un portfolio di lavori.

Dalla presentazione sul sito si può dedurre che Paolo Mensitieri ha un’esperienza di otto anni come copywriter e più di trent’anni d’età.
Il progetto ‘Un Copy al Volo’ nasce ad aprile 2012, e da allora sta continuando a crescere, con le relative difficoltà di ogni startup, ma con l’entusiasmo di fare qualcosa di diverso e nuovo.
Il servizio funziona in modo molto semplice, per dare la possibilità a tutti coloro che necessitano di una consulenza, la professionalità e semplicità della nuova idea.
Il brief, ovvero il documento che contiene le coordinate di riferimento per una pubblicità, avviene via Skype, mail o telefono, si discute del progetto e delle idee; immediatamente dopo avviene il lavoro di copy, nel frattempo si chatta, si allegano file, si mandano sms, ci si tiene sempre in costante contatto. Tutte le correzioni sono incluse nel prezzo, e per i progetti impegnativi, il copy manda prima una bozza per far capire lo stile e i contenuti, e solo dopo l’ok del cliente, procede con la stesura dei testi.

La scelta di mantenere l’anonimato solo sul sito, infatti Mensitieri firma tutte le mail, vuole essere funzionale all’idea di base dell’e-commerce di testi.
Voglio che i visitatori siano concentrati su quello che ho scritto sul sito di ciascun prodotto (che è già tanta roba)’ così il copy giustifica la sua scelta, ‘Non devono distrarsi andando a sbirciare su Facebook se sono bello o brutto oppure guardando la campagna di questo o di quello, una campagna assolutamente decontestualizzata, che ha dietro mille motivazioni difficili da riassumere, dove loro al 90% non sono il target, e dove l’unica cosa che gli interessa davvero (ovvio) è capire per quali clienti ho lavorato.
Ogni tanto qualcuno mi chiede di vedere i miei lavori e io sono felicissimo di mostrare delle cose ad hoc, guidandone la lettura. Tra l’altro per il primo brief adotto la formula soddisfatti/rimborsati, quindi il rischio fregatura è davvero pari a zero.
In questo modo si cerca di abbattere il famoso muro di ‘timore della fregatura’ che si nasconde dietro a ogni acquisto online.

E se il prezzo è standard, l’idea è sempre ad hoc, andando contro coloro che sostengono che invece questo sistema manca di progetti ritagliati su misura per l’azienda e personalizzati anche nei prezzi.

Ma quale sarà il futuro nel mercato della comunicazione in Italia nei prossimi anni? Nel settore della comunicazione visiva ci si chiede se l’intero settore (designer, copywriter, fotografi, illustratori) tenderà sempre di più a frammentarsi in piccole realtà autonome e interconnesse, o piuttosto ritorneranno i gloriosi anni delle gigantesche agenzie multifunzionali. Secondo Mensitieri: ‘ci sarà un po’ di selezione naturale. Credo che, al di là di alcune piccole realtà molto localizzate, vinceranno le agenzie che sapranno sfruttare al meglio tutte le potenzialità del web a favore dei propri clienti.
Internet permette di misurare in maniera più oggettiva il risultato di una determinata operazione di marketing. È una grande occasione anche per imporre alle aziende scelte più innovative. Se un video nato a scopo virale è talmente moscio da attirare solo tre click, ci sono maggiori probabilità che la prossima volta il cliente decida di osare di più.

Questi sono gli ultimi consigli ai futuri copywriter: ‘avere molti amici e pochi pregiudizi, perché anche il primo che passa può trovare una frase o un’idea più bella della tua: la grandezza sta nel saperla cogliere e scriverla.

L’idea di Paolo è una ventata di novità in un mercato, che a detta degli esperti, si sta sedendo un po’ su se stesso; un modello di business che sfrutta le potenzialità del web 2.0, riuscendo a mettere in contatto il copywriter e il cliente in modo nuovo, veloce, economico, e (spero) efficace.
Funzionerà? Non funzionerà? Secondo le regole del mercato, saranno i clienti a decidere.

Federica Stirone

Lascia un commento